Skip to content Skip to footer

Addio ai luoghi comuni sulla psicoterapia

La decisione di intraprendere un percorso psicologico spesso non viene presa a cuor leggero. Il timore di essere additati come “pazzi”, così come la preoccupazione di iniziare un percorso interminabile ed estremamente dispendioso stesi su un lettino possono allontanarci da una scelta di questo tipo. Per fortuna non è sempre così: ecco perchè in questo articolo vogliamo smontare alcuni dei luoghi comuni associati alla psicoterapia.

 

La psicoterapia è per i pazzi?

No. La psicoterapia si occupa delle persone ed ognuno di noi può attraversare periodi caratterizzati da qualche forma di disagio o vivere situazioni particolarmente difficili. Rientrano in tale ambito le preoccupazioni, i lutti, i cambiamenti lavorativi, le difficoltà di coppia, le separazioni, gli eventi più o meno traumatici non collegabili né alla pazzia né a qualche tipo di disturbo psicologico, ma semplicemente al normale susseguirsi della vita. Non c’è nulla di male nel farsi aiutare a superare le difficoltà incontrate al fine di raggiungere il proprio stato di benessere.

 

Sfogarsi con un amico è uguale ad andare a parlare con uno psicologo?

No. Lontani dal voler demonizzare l’importanza delle relazioni amicali nella vita di una persona vogliamo sottolineare come il lavoro del terapeuta non possa essere paragonabile ad una chiacchierata fra amici. La psicoterapia non consiste esclusivamente nell’ascoltare i problemi, né nel dare consigli: l’obiettivo principale è di rendere competenti gli individui ad affrontare i momenti di crisi che attraversano, facendogli prendere consapevolezza delle proprie risorse grazie anche all’utilizzo di indicazioni tecniche e strumenti fondati su basi teoriche specifiche e solide.

 

La psicoterapia dura all’infinito?

No. La durata di un trattamento di psicoterapia dipende da vari fattori e non può considerarsi come un processo lineare. A seconda del paziente e della “sintomatologia” che presenta, il terapeuta deciderà l’intervento più efficace da mettere in atto: una situazione di grave disagio avrà bisogno di essere trattata in maniera più impegnativa rispetto ad una di entità lieve. Un’altra variabile rilevante è ciò che accade nella vita della persona anche nel corso della terapia: questo può avere una forte influenza sulla durata della stessa, agevolandone od ostacolandone lo svolgimento. Ciò significa che ci sono anche terapie che durano pochi incontri.

 

Funziona davvero?

Sì. Lo dimostrano tutti gli studi scientifici in merito: tutti gli orientamenti di psicoterapia funzionano, poiché il fattore che determina il cambiamento, oltre all’orientamento teorico del terapeuta, è la relazione tra il terapeuta e la persona che vi si rivolge.

 

Per ulteriori approfondimenti: www.studio.psico.org